Siete delusi della vostra connessione internet casalinga? Pensate di spendere troppo? La linea è lenta o va a scatti? Ci sono ottime novità per voi a partire dal 2019!
L’AGCOM ( Autorità per le garanzie nelle comunicazioni www.agcom.it) ha stabilito che dal primo gennaio 2019 i costi di recesso richiesti dalle compagnie telefoniche non potranno superare il canone mensile medio applicato dalle stesse. Le nuove regole del Garante per le Telecomunicazioni consentiranno di risparmiare, ma i costi di disdetta si può vedere come siano già effettivamente contenuti.
Dunque per lasciare un provider si dovrà pagare al massimo una somma pari al canone mensile. Vengono prese in esame le tariffe di fibra ottica (FTTH e FTTC) e ADSL tradizionale proposte dai principali provider internet attivi in Italia nel 2018.
Visto che in generale i canoni mensili delle varie tariffe internet presenti sul mercato si equivalgono, anche se non per velocità e tempi di risposta, come vengono allettati i consumatori?
Con canoni promozionali, offerte varie che però spesso comportano dei vincoli o delle penali di recesso molto alte!
Solitamente le offerte durano in media 12 mesi, per poi aumentare o addirittura raddoppiare il canone!!
Le offerte Adsl, rispetto alla fibra, sono meno costose in caso di recesso per cambio compagnia e anche in caso di disdetta prima del vincolo di tempo imposto dal contratto.
Una proposta decisamente più flessibili per quelli che passano da un operatore all'altro con disinvoltura. I costi medi di recesso in anticipo dalle offerte rispetto alla scadenza del contratto (che in genere vincola per 24 mesi) sono nel complesso bassi, salvo per la fibra ottica veloce.
Ringraziamo SOStariffe per il riassunto grafico di quanto detto sopra!
Fibra Ottica (FTTH e FTTC): quanto costa mediamente il recesso?
Ad oggi attivare un contratto per internet fisso con fibra ottica a tecnologia FTTH costa circa 33€ al mese. Un prezzo nella media, che per il primo periodo promozionale può calare anche fino a 23-27€ con uno sconto che può anche durare per 13 mesi. Il problema arriva in caso di cessazione. Sì, perché chi ha intenzione di cessare del tutto la linea deve sborsare una cifra compresa tra 40 e 65 euro.
Nel caso invece si voglia passare a un altro provider, si dovrà sostenere un costo dai 35 ai 56 euro. Ancora peggio per chi vuole recedere in anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto: la penale (che si deve aggiungere ai costi visti in precedenza) per recesso anticipato in media è di 21 euro, molto più alta rispetto alla fibra ottica FTTC e all’Adsl tradizionale.
Chi invece ha internet con fibra ottica a tecnologia FTTC, ossia la meno veloce della FTTH, paga in media 34 euro al mese di canone. Per i primi mesi in genere è in promozione a 28 euroma lo sconto scade già dopo soli sei mesi. Per la cessazione della linea si deve pagare davvero tanto, anzi troppo: in media 57 euro (ma a seconda dei provider la somma può oscillare dai 49 ai 70 euro). Note dolenti anche per passare a un altro provider visto che si dovrà sborsare ben 43 euro (cifra che oscilla dai 35 ai 56 euro, a seconda dell'operatore). La penale per recesso anticipato qui è lievemente più bassa rispetto alla tecnologia FTTH: circa 18 euro.
Il canone mensile, per chi ancora usufruisce della normale banda larga ADSL, in genere si aggira intorno ai 33 euro, che possono divenire 23-28€ in promozione, in genere per i primi dodici mesi. In questo caso, cessare la linea comporta un impegno economico significativo, dai 49 ai 70 euro.
Quindi ottime novità e certezze per il 2019, buon internet a tutti!
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