NoCryptolocker
RECUPERO FILES & DATABASE
Per questo oltre a stati protettivi dall’esterno come ad esempio firewall, antivirus e sistemi via via più complessi è importante mettersi anche nelle condizioni di poter ricostruire un incidente informatico che è originato dall’interno.
In TechnoBit abbiamo sviluppato a tal punto un tool adatto e sostenibile anche dalle PMI.
Se hai bisogno di un intervento rapido o vuoi migliorare la sicurezza dei tuoi sistemi richiedi ora una nostra consulenza.
Siamo una azienda REALE, abbiamo un'etica professionale e tecnica uniche, forti dell'esperienza pluriennale e della collaborazione con i Nostri Clienti.
Cybersecurity in Italia
Le aziende di cybersecurity possono quindi contribuire sia ad innalzare il livello di protezione, sia a supportare la risoluzione di incidenti che coinvolgono beni informatici.
In Italia negli ultimi anni stanno arrivando investitori e grandi aziende anche dall’estero la sicurezza delle informazioni sarà una sfida che dovrà coinvolgere l’intero territorio, a partire dagli enti di formazione che stanno fronteggiando una mancanza di competenze richieste dal mondo del lavoro.
Nel caso la rete sia semplice, come quella di una PMI si può agire inizialmente con una attività di Vulnerability Assessment/Penetration Test (VA/PT) allo scopo di individuare esattamente il perimetro informatico raggiungibile dall’interno ed individuare immediatamente potenziali vulnerabilità macroscopiche.
Secondo il Security Lab dell’Università Bicocca, la zona di Milano è stata la più colpita da attacchi informatici aziendali , a seguire troviamo le aree di Roma e di Cagliari.
Nonostante l’alto numero di cyber attacchi, sono ancora poche le realtà che hanno deciso di affrontare il tema.
Come sottolineato dalla Relazione Annuale di Banca d’Italia del 2018, l’unica eccezione da questo punto di vista è data dalle imprese con più di 500 dipendenti, che tendono a spendere mediamente più delle altre in sicurezza informatica.
Sempre secondo la relazione di Banca d’Italia, le imprese italiane spendono mediamente 4.500 euro per misure difensive in caso di cyber attacchi, investendo quasi sempre nella formazione dei dipendenti e in analisi sulla vulnerabilità delle reti.
Si tratta di una cifra oggettivamente bassa, circa 1/4 della retribuzione di un dipendente con compiti non dirigenziali, e che mostra quanta strada ancora ci sia da percorrere per comprendere la crucialità del lavoro delle aziende di cybersecurity.
Cybersecurity nel mondo
Secondo l’indagine The board ultimatum: protect and preserve condotta da Baker McKenzie, i dati a livello globale in merito al furto di segreti industriali sono preoccupanti: un’azienda su cinque afferma di averli subiti.
Sempre nel corso della suddetta indagine, gli hacker e i cyber criminali sono stati individuati come i primi “nemici” dai quali difendersi per proteggere il know how aziendale.
Per quanto attiene il territorio Italiano, la nostra casistica ci porta a segnalare che per oltre il 90% dei casi “l’hacker” è in realtà una figura interna all’azienda o con possibilità di accedere ai locali, eventualità alla quale le aziende non sono preparate.
TechnoBit: esperti di Cybersecurity
In uno scenario sempre più informatizzato, anche in Italia
questa tematica sta finalmente riscontrando sensibilità maggiori.
Gli esperti di cybersecurity che lavorano alla TechnoBit si
impegnano a prevenire e reagire ad attacchi che possono
danneggiare operatività e reputazione di aziende, enti e
istituzioni, con implicazioni anche gravi, come ad esempio
la fuga di segreti industriali o informazioni di sicurezza nazionale.
TechnoBit opera nell’ambito della cybersecurity, incident
response, recupero dati e indagini in caso di white collar
crime con sede nel cuore di Roma con operatività in tutta Europa